Organizzazione solidarizza con le proteste. Studenti zone rurali pagano mancato ammodernamento infrastrutturale e servizi inadeguati
Sono i figli degli agricoltori i più penalizzati dal caro affitti che, in questi giorni, ha visto montare in tutta Italia, la protesta “in tenda” degli studenti universitari fuori sede. Da Milano a Bari, passando per Roma, Perugia e Bologna, Cia-Agricoltori Italiani esprime tutta la sua solidarietà con le proteste in corso che coinvolgono, inevitabilmente, tanti giovani provenienti dalle aree interne e rurali del Paese. Per Cia, questa è l’ennesima dimostrazione della disattenzione che, da troppo tempo, si riserva alle zone decentralizzate d’Italia, dove il mancato ammodernamento delle infrastrutture fisiche e digitali, la mancanza di servizi adeguati come di risorse per distaccamenti universitari, finiscono per ripercuotersi sul diritto allo studio delle giovani generazioni. “Tutti il nostro sostegno alla mobilitazione degli universitari fuori sede, contro i costi inaccessibili degli affitti nelle città universitarie -commenta il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Rilanciamo il loro appello alle istituzioni e sollecitiamo un piano d’azione ad ampio spettro che con i 660 milioni di euro, appena sbloccati da Palazzo Chigi, dia priorità agli studenti più in difficoltà delle aree interne”.