Dopo settimane di attesa, la Commissione europea ha finalmente ufficializzato un allentamento delle restrizioni che interessavano 172 Comuni della provincia di Pavia in seguito ai focolai di PSA-Peste Suina Africana registrati la scorsa estate.
Il provvedimento sarà esecutivo nei prossimi giorni, non appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, ha commentato: “Questa decisione permetterà di revocare le attuali restrizioni sulla commercializzazione delle carni dei suini macellati, che ha determinato fortissime criticità nella gestione degli allevamenti nel Pavese. È un primo passo per quello che ci auguriamo diventi un progressivo ritorno alla normalità per i nostri allevatori”.
Il provvedimento stabilisce che i Comuni che fino ad oggi erano compresi nella ‘zona sorveglianza’ entreranno in ‘zona di restrizione 1′, ciò significa che saranno meno stringenti i vincoli e, cosa più importante, ci sarà la possibilità di reinserire nelle filiere i suini senza l’obbligo di cottura delle carni o di stagionatura superiore ai 400 giorni.
La Commissione Europea si è peraltro complimentata con la Lombardia e il sistema Italia per essere stati in grado di reagire ad un evento di straordinario impatto sanitario, economico e mediatico, apprezzando l’importante impegno e la serietà con cui sono state attuate le azioni finalizzate a contenere la malattia e le azioni correttive individuate per gestire le criticità evidenziate.
Ma non è ancora il momento di abbassare la guardia, come fa notare Beduschi: “Sappiamo tutti che questa malattia sta mettendo sotto pressione da anni il settore suinicolo di molti Paesi europei. Per questo continueremo con tutte le azioni utili al contrasto, che si declinano nelle misure di biosicurezza per gli allevamenti e nel contenimento dei cinghiali“.