La provincia pavese ha un’ampia superficie e caratteristiche geomorfologiche che mutano velocemente, spaziando dalla pianura padana all’unica porzione di Appennino lombardo, che la caratterizza nella parte meridionale, al di sotto del Po: tale zona, definita “Oltrepò” per la sua posizione rispetto al Grande Fiume, è caratterizzata prevalentemente da rilievi collinari e, spostandosi verso sud, da rilievi montuosi che, con i 1.724 mt del Monte Lesima, raggiungono altezze anche considerevoli.
La provincia di Pavia confina con le vicine lombarde di Milano e Lodi ed è incuneata tra Emilia-Romagna (Piacenza) e Piemonte (Alessandria); in linea d’aria, dai confini della porzione meridionale dell’Oltrepò, è molto vicina anche alla Liguria e alla provincia di Genova.
Il Po, il Ticino e il fitto reticolo idrico rappresentato da rogge, canali e fontanili compongono invece il paesaggio della porzione pianeggiante della provincia che, a nord del Po, si divide in Lomellina, verso ovest, e Pavese, verso est. Qui l’agricoltura, complice la struttura irrigua dell’area e la storica ricchezza d’acqua, ha una secolare e preponderante tradizione risicola cui si affiancano mais, soia e, in misura minore, produzioni orticole. L’allevamento bovino, un tempo largamente diffuso, si limita oggi a pochi allevamenti di capi da latte, di dimensioni medie e localizzati perlopiù nel Pavese. Sono, inoltre, presenti alcuni allevamenti di suini che completano la filiera di produzione dei salumi locali (es. Salame di Varzi DOP) e nazionale (es. Prosciutto di Parma).
L’Oltrepò occidentale, che si può definire “del Vogherese” nella sua area di pianura, ha caratteristiche colturali peculiari: sono presenti, infatti, produzioni orticole (il famoso Peperone di Voghera, ma anche alcune varietà di zucca e di pomodoro), oltre a mais e soia. Muovendosi verso la porzione montuosa del territorio e percorrendo la Valle Staffora si trova, invece, una produzione frutticola, data in particolare da pomacee, affiancata a un’agricoltura più modesta, quasi di sussistenza, e da piccole imprese “resistenti” che fanno della qualità e del recupero di antiche varietà locali la loro bandiera. Resistono poche e piccole aziende di allevamento bovino di capi sia da latte che da carne (famosa qui la razza della vacca “Varzese”) con una crescita, negli ultimi anni, di allevamenti caprini destinati alla produzione di ottimi formaggi di nicchia.
L’Oltrepò orientale nella sua porzione collinare vanta, invece, la presenza di una delle più vaste aree vitivinicole DOC italiane, con prodotti di eccellenza e produttori di grande qualità.
Le diverse anime agricole della provincia di Pavia rispecchiano anche le diverse velocità dell’economia locale. Una vasta porzione dell’Oltrepò Pavese montano e collinare e un’ampia zona della Lomellina sono, infatti, inserite nella zonizzazione Leader del Piano di Sviluppo Rurale: si tratta, cioè, di aree riconosciute come “marginali” secondo vari fattori di valutazione (spopolamento, indice di vecchiaia, riduzione della Superficie Agricola Utilizzata) e destinatarie di particolari fondi per lo sviluppo locale. In questi territori operano da anni due Gruppi di Azione Locale (Gal Risorsa Lomellina e Gal Oltrepò Pavese Srl) che, attraverso progetti gestiti da partenariati pubblico-privati, mirano a rilanciare l’economia, generare nuovi servizi alle imprese e alla popolazione, valorizzare i prodotti tipici e gli itinerari turistici, creare nuova occupazione per arrestare il fenomeno dello spopolamento, attrarre nuovi residenti e migliorare la qualità della vita degli abitanti.
La varietà agricola e dei paesaggi, con l’importante presenza di SIC (Siti di Interesse Comunitario) e ZPS (Zone a Protezione Speciale), l’alternanza tra colline e pianura e la presenza, nella porzione Nord Occidentale della provincia, del Parco Lombardo della Valle del Ticino
rendono il territorio incredibilmente attrattivo dal punto di vista turistico.
Nell’intera provincia di Pavia, infatti, sono attualmente 30 i Siti Rete Natura 2000 (SIC, ZPS o ZSC, Zone Speciali di Conservazione): aree istituite ai sensi della Direttiva Habitat (Direttiva 92/43/CEE) che mira a garantire la sopravvivenzaa lungo termine della biodiversità presente in Europa. In Lomellina rientrano in Rete Natura 2000 diverse garzaie (colonie di aironi nidificanti), favorite dalla buona presenza di acqua data dal sistema irriguo e da un paesaggio agricolo tipicamente interessato dalla risicoltura; delicati ambienti, ricercati dai birdwatcher e dai fotografi naturalisti che possono per questo diventare una risorsa turistica, se gestiti con l’opportuno rispetto.
In alto Oltrepò, invece, sono presenti il SIC Riserva Naturale Monte Alpe e il SIC Sassi Neri Pietra Corva, interessati da sentieri che consentono di ammirare la bellezza di ambienti peculiari e preziosi.
Sempre considerando la rete sentieristica, sono tante le opportunità offerte dal territorio pavese. Fra i cammini, si ha ad esempio la Via Francigena
percorsa ogni anno da molti pellegrini che conoscono così la provincia di Pavia, dalla Lomellina fino al confine con il lodigiano; numerosi sono i sentieri del Parco Lombardo del Ticino che, snodandosi tra il fiume, boschi e aree agricole, consentono di ammirare una natura splendida; infine, la Via del Sale che, attraversando le colline d’Oltrepò, permette di arrivare, crinale dopo crinale, al Mar ligure.
Natura e paesaggi dalla straordinaria varietà che, quindi, rendono la provincia di Pavia interessante da percorrere e da conoscere, nei suoi molteplici aspetti. Una terra dove l’agricoltura, se condotta con attenzione e rispetto per il contesto ambientale, può diventare traino per conservare storia, tradizioni, natura e paesaggi unici e peculiari.